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CASTIELLO e PARTNERS Assegni non pagati cosa si rischia

  • Ufficio Stampa Castiello e Partners
  • 7 apr 2020
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 18 giu 2021

Castiello e Partners // L'Assegno è da sempre lo strumento più utilizzato dai correntisti soprattutto nel mondo degli Imprenditori per trasferire somme di danaro da un conto privato ad altre persone o aziende. Ovviamente per far si che l'operazione vada a buon fine occorre che sul conto del mittente del titolo ci siano i fondi necessari a copertura della cifra indicata sul titolo stesso. Ma quanti giorni ha il Beneficiario per incassare tale assegno ? Secondo le ultime disposizioni 8 giorni se l'assegno è emesso da istituto ubicato nello stesso comune di quello di pagamento e 15 giorni se come detto in gergo "fuori piazza" ovvero quando comune di emissione e di pagamento sono diversi. Oltre i termini indicati il titolo scade e ciò dà autorizzazione nonchè diritto a chi abbia emesso l'assegno di ordinare alla sua banca o posta di non pagarlo senza subire conseguenze per il mancato pagamento. Se invece si verifica che al momento del pagamento l'assegno risulta scoperto ecco che il mittente dovrà cavarsela con una serie di problematiche. Emettere un assegno senza provvista quindi scoperto costituisce un illecito amministrativo per cui sono previste sanzioni da 516 a 3099 euro in base all'importo del titolo. Il mancato pagamento di tali sanzioni può essere a sua volta punito con la reclusione. Per evitare tali sanzioni viene dato del tempo per pagare l'assegno in tardiva che varia da 68 giorni a 75 giorni. Ci sono poi altre conseguenze come la revoca di sistema ovvero non poter emettere ne utilizzare nessun assegno per 6 mesi ed il protesto cioè un atto pubblico e formale emesso da un notaio o da un pubblico ufficiale che rende pubblico nel Registro Informatico dei Protesti il mancato pagamento. A questo proposito in presenza di assegni non incassati o protestati una risposta concreta arriva dal gruppo Castiello e Partners che tramite avvocati e società di recupero crediti riesce ad ottenere in tempi immediati il blocco dei conti correnti o il pagamento delle somme dovute tramite azioni di esazione domiciliare. Il metodo applicato dal Gruppo è risultato essere tra i migliori per l'anno 2018 e 2019 con oltre 2 milioni di euro recuperati entro i 6 mesi dal mandato.

 
 
 

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